Affari

Oggi esiste una vera e propria LOTTA ALL’IMMIGRAZIONE. Lotta per non dire guerra.

Le destre ed il ritorno di ideologie xenofobe e fasciste hanno talmente “frullato” e condizionato le menti più povere (e di terreno fertile ne hanno trovato) da determinare e diffondere la convinzione che lo straniero, l’immigrato, siano e saranno il pericolo.

Coloro che ci ruberanno la nostra libertà.
Coloro che ci imporranno la loro religione.
Coloro che condizioneranno la nostra vita al punto d’imporci le loro regole.

Tutto questo è solo frutto dell’egoismo naturale dell’essere umano che è stato abilmente catalizzato e spinto all’eccesso e dalla vigliaccheria del nostro popolo e dei popoli occidentali.
Si vigliaccheria. La paura d’accogliere, di adattarsi a civiltà diverse, di condividere la propria ricchezza casomai perdendone un pò della nostra, di cambiare. L’assurda pretesa d’essere i giusti nei giusti e per tanto di poter decidere e scegliere chi può andare e chi può venire, quale sia la giusta democrazia e quale no, chi abbia ragione e chi torto.
Eppure quando fu l’Europa a colonizzare il nuovo mondo sterminando i nativi americani tutti questi problemi non se li posero i nostri avi;
Eppure quando colonizzavamo il sud America distruggendo popoli e culture , annientando persino la loro lingua (in Brasile si parla portoghese, in Messico e in buona parte del resto del Sud-America si parla spagnolo, in Suriname si parla olandese e indù), questi problemi in nostri avi non se li posero;
Eppure quando colonizzavamo l’Africa derubandola, impoverendola, indebitandola e stuprandola con il nostro consumismo, questi problemi non ce li ponevamo;
Eppure quando scarichiamo in Africa tonnellate e tonnellate dei nostri rifiuti, questi problemi non ce li poniamo.
Ma secondo quale principio oggi pensiamo di poter condizionare, condannare o impedire i flussi migratori dei popoli?
Secondo quale principio dopo aver saccheggiato, rubato la libertà e la dignità di interi continenti, di interi popoli, oggi ci eleggiamo giudici del mondo?
Secondo quale principio oggi non dovremmo condividere con il resto dei popoli le ricchezze ed il benessere accumulato in secoli di appropriazioni indebite e sistematiche?
Secondo quale barbaro principio pensiamo di avere il diritto di andare in chiesa e pretendere l’assoluzione, scambiarci anche un cenno di pace, idolatrare un Cristo mediorientale (praticamente arabo se non lo avete capito bene) e poi concepire d’impedire di emigrare a chi cerca una vita migliore, a chi fugge da dittature, guerre e persecuzioni, a chi semplicemente vuole o vorrebbe offrire una vita migliore alla propria famiglia, ed impedirgli di entrare nel nostro continente?

Tutti pronti a prostrarsi all’altare del consumismo, ad accettare che i nostri paesi tessano accordi ed affari con popoli che ancora oggi concepiscono e permettono lo sfruttamento del lavoro, spesso anche infantile, per non dire la pena di morte. Pur di consumare sempre a minor prezzo in modo da consumare di più.
Ma se si tratta di condividere, di essere solidali, di rinunciare a parte del nostro per migliorare la vita di altri… allora no! Allora iniziano le tavole rotonde, le discussioni, i meeting, gli accordi di largo raggio, le larghe intese, ossia qualsiasi cosa possa servire per prendere tempo e non decidere mai.
Si fa leva sulla paura stupida del gregge. Si descrive lo straniero come un lupo e si sa, lo si sa bene, le pecore dei lupi hanno paura. Ed i lupi fanno tanto più paura quanto più si ascolta solo la versione delle pecore.
Ed allora si tende ad alzare muri di cinta. A chiudersi fuori dal mondo per proteggersi nel proprio egoismo, nella propria ignoranza. Si trovano giustificazioni di carattere sociale, religioso, di sicurezza, tutto pur di crearci alibi solo per noi stessi.
Per giustificare la vigliaccheria nella quale viviamo.
La verità è solo che siamo un mondo di vigliacchi.

L’unica definizione che può descrivere chi oggi non accetti l’ineludibile evidenza che la globalizzazione e l’abbattimento delle frontiere (specialmente quelle mentali) sia il solo ed unico progresso è solo un povero VIGLIACCO. Solo che non lo dice, non si manifesta direttamente, si affida a suoi prodotti come Salvini ed altri mediocri del genere. Gente che vive senza nessuna consapevolezza del passato e che vorrebbe condizionare il futuro.
Solo vigliacchi.
Penosi vigliacchi.

Saluti

MG

Mostra di Più

MG

Marcello Gianferotti, classe 1966, ha iniziato a viaggiare all’età di 15 giorni. Prima la Tunisia, poi il Madagascar, l’Italia e ora la Spagna: non si è mai fermato. Grande appassionato di scrittura, è referente iberico del circuito Sviluppo Europa e gestisce, oltre a SamizdatVoz, anche il suo blog culinario marcellogianferotti.org.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button