Opinioni

Covid e Potere: due facce della stessa medaglia

Da Barcellona notizie di ennesima violenza ai danni di chi lavora giorno per giorno

A Barcellona, con la nuova ordinanza odierna, chiudono bar e ristoranti per almeno 15 giorni. E bloccano le attività da venerdì. Ossia ben dopo aver fatto tutti gli acquisti e la scorta per il fine settimana. Scorta e provviste che ora andranno alla basura, alla monnezza. Ossia mettono totalmente in merda (scusate il termine, ma è l’unico appropriato) chi, dando fiducia al sistema, stava investendo (investendo perché comunque questa gente perde soldi ogni giorno pur di stare aperta) sul futuro pur di crederci. Pur di continuare sperando in un futuro miglioramento rapido e migliore.

I ristoranti ed i bar vanno chiusi perché nelle terrazze, dove circola l’aria, dove si sta a un tavolo all’aria aperta, dove non c’è quasi mai nessuno, il virus si annida subdolo e meschino. Meno male che gli autobus e la metro sono immuni.

Ma che vadano tutti laddove il sole non batte mai. Stanno prendendo per il culo il mondo. Questa è la sola verità. Stanno cavalcando un problema vero, esistente, distorcendo la realtà, solo ed esclusivamente per mantenere il potere acquisito e per meglio controllare le masse.

Ieri sera ho visto la nuova pubblicità dell’UNICEF. Assolutamente criminale. Si chiede soldi per fronteggiare in Africa la piaga del secolo. Il COVID. Per evitare pandemie immani. È una vergogna. Una assoluta vergogna. E i morti di fame? E la malaria? La vera epidemia che affligge l’Africa, il vero rischio è il COVID?! O è lo strumento migliore per assicurarsi i loro lauti stipendi umanitari?

Nel World Malaria Report 2019, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riporta i dati relativi alla malaria nel mondo nel 2019. In sintesi. 228 milioni: numero di casi stimati globalmente. 405.000: numero stimato di decessi di bambini di età inferiore a 5 anni hanno rappresentato il 67% di tutti i decessi per malaria in tutto il mondo e il 94% dei decessi si è verificato in Africa.

L’85% dei decessi per malaria è concentrato in 19 Paesi dell’Africa sub-sahariana e in India. In solo sei Paesi si sono verificati oltre la metà dei casi di malaria di tutto il mondo: Nigeria (25%), Repubblica Democratica del Congo (12%), Uganda (5%) e Costa d’Avorio, Mozambico e Niger (4% ciascuno). Eppure la malaria si può curare. Basta avere mezzi e medicine. Ma la vita di un bambino nero quanto vale?

Secondo i censimenti AGI e FAO, nel mondo ogni giorno 7.000 bambini sotto i cinque anni muoiono per cause legate alla malnutrizione. Cinque ogni minuto!!! 2.555.000 bambini sotto i 5 anni!!!

L’allarme è il COVID? Tutti preoccupati per il COVID. Si rischia ci venga la febbre. Casomai ci dovranno fare il tampone e forse, dico forse, l’1,5% dei colpiti può morire (consideriamo che in India, alla data odierna, su 7.24 milioni di casi ci sono 111.000 decessi). E allora siamo terrorizzati, scioccati, ma se muoiono 2.555.000 bambini sotto i 5 anni di questo NON FREGA NULLA A NESSUNO. Anzi, ci si specula sopra.

Perché non si fanno leggi speciali per la fame nel mondo? Perché non si fanno leggi speciali affinché nessun bambino muoia di malaria? Perché non si fanno leggi speciali per queste cose, e tante altre, con la stessa incidenza e con lo stesso coordinamento tra Stati come per il COVID? Perché questo non porta soldi e potere a nessuno!!!

Ma sì, il vero flagello è il COVID e per questo:

  • prendiamo la temperatura ai bambini ammassati fuori dalla scuola per controllare siano senza febbre;
  • chiudiamo bar e ristoranti, ma lasciamo aperti metro, autobus e centri commerciali perché tanto evidentemente sono immuni;
  • blocchiamo la gente nelle città (vedi Madrid).

Insomma, ci diamo da fare tutti trafelati e impegnati a rispettare las medidas, le disposizioni date dall’alto con tanta seriosità, perché abbiamo paura di morire. L’1,5%, massimo 2% di possibilità di morte ci terrorizza, ma di 2.555.000 di bambini morti ogni anno per fame, di 405.000 bambini sotti i 5 anni che ogni anno per malaria, OGNI ANNO, di questi che ce ne frega, mica sono i nostri. E poi si sa che in Africa si muore facilmente.

Gente, occorre ragionare. Occorre valutare, soppesare, analizzare ciò che ci viene detto. Il COVID esiste, è vero ed è reale, ma non è la fine del mondo. Occorre non farsi strumentalizzare e violentare mentalmente come sta avvenendo. Occorre discernere e saper dire “tu mi stai dicendo delle cazzate” e non essere solo soggetti passivi e ubbidienti per sola paura. Per sola vigliaccheria.

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MG

Marcello Gianferotti, classe 1966, ha iniziato a viaggiare all’età di 15 giorni. Prima la Tunisia, poi il Madagascar, l’Italia e ora la Spagna: non si è mai fermato. Grande appassionato di scrittura, è referente iberico del circuito Sviluppo Europa e gestisce, oltre a SamizdatVoz, anche il suo blog culinario marcellogianferotti.org.

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