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Embargo Cuba ora basta!!!

Una grande infamia persiste nel mondo ed è l’embargo contro CUBA.
Conosciuto anche come el bloqueo, si tratta di un embargo commerciale, economico e finanziario imposto dagli USA ed avallato da tutto il mondo, anche quello apparentemente contrario, contro CUBA all’indomani della rivoluzione castrista.
Il 17 dicembre 2014, il presidente statunitense Barack Obama ha annunciato la lodevole intenzione di porvi fine. Tuttavia, per poter essere effettivamente rimosso, sarebbe stato necessario il voto favorevole del concesso americano controllato dal Partito Repubblicano, che era contrario. Con la fine della presidenza Obama, il nuovo presidente Donal Trump, per non smentire la sua mediocrità, ha rinnovato l’embargo fino a che non ci saranno “libere elezioni” nell’isola.

“Il 6 e 7 novembre 2019, il governo cubano presentò all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il progetto di risoluzione con l’obiettivo di porre fine, una volta per tutte, al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti d’America contro Cuba”, ha dichiarato l’ambasciatore, sottolineando come e soprattutto durante l’ultimo anno l’intensificazione del blocco sia diventata l’asse centrale della politica americana nei confronti di Cuba.
Ovviamente tanti buoni propositi e tante pacche sulle spalle da parte del Paesi Membri, ma nessuno ha osato mettersi contro gli Stati Uniti D’America.
Il comportamento delle autorità statunitensi e degli stati che chiaramente, o sommessamente, ne avallano l’operato è un insulto alla giustizia sociale, alla verità ed alla dignità umana.
Per 27 anni le Nazioni Unite hanno condannato il comportamento USA ma mai hanno agito in modo concreto in favore di CUBA aprendosi al paese. Hanno condannato, ma sempre obbedito alla grande mamma USA.
Dal 1991, e in 28 occasioni consecutive, Cuba ha presentato alla comunità internazionale il suo reclamo contro questa politica ostile di Washington, che soltanto tra aprile 2018 e marzo 2019 ha causato perdite valutate in circa 4,5 miliardi di dollari, secondo stime ufficiali.
Nella votazione sul progetto di risoluzione del 1998, ben 89 paesi hanno appoggiato la richiesta dell’Avana e solo gli Stati Uniti e Israele hanno votato contro, ma nessuno degli 89 paesi contro (tranne 2 o 3) hanno iniziato tuttavia un libero scambio con Cuba.
Secondo le autorità cubane, il blocco riguarda anche società di paesi terzi, compresi gli Stati Uniti, a causa dell’effetto extraterritoriale della legge Helms-Burton adottata dal Congresso degli Stati Uniti nel 1996.

Perché gli USA hanno tanto paura di CUBA?
Perché uno Stato tanto piccolo fa tanta paura?
Non ha Bombe Atomiche;
Non fa attentati;
Non ha armi chimiche;
Non ha invaso alcun paese;
Non fa guerre di pacificazione;
Perché?
Qualcuno si è mai chiesto il perché?

Molti imbecilli dicono “perché sono dei Comunisti”!
E allora?
Lo sono a casa loro.
Hanno mai tentato di invadere popoli per imporre la loro dottrina?

No signori miei la motivazione è un’altra.
Il pericolo che CUBA rappresenta per gli USA è una minaccia gravissima.
Verso popoli senza storia, senza cultura alcuna, senza alcuna dignità. Verso un paese che ha massacrato un popolo per acquisirne terre e territori in nome del progresso. Verso gli USA il pericolo immenso è quello del PENSIERO CUBANO.
Il vero pericolo è proprio questo il Pensiero castrista, il Pensiero di Martì, il grande coraggio ed il grande sacrificio di gente come Juan Almeida, Camilo Cienfuegos. CUBA Non è solo Fidel Castro, Juan Castro e Ernesto Che Guevara. Cuba è stato un pensiero unico, collettivo, che per primo seppe prendere a calci nel sedere la prepotenza americana cacciando il vero dittatore imposto dagli USA ed il capitalismo che questi portarono prima della rivoluzione.
Quel capitalismo al quale tanti e tanti popoli non hanno saputo resistere ed oggi ne pagano le conseguenze in termini di schiavitù e dipendenza. Quel capitalismo che ha condizionato le sicurezze individuali legandole oramai unicamente al benessere economico ed al possedere sempre di più, incuranti di chi paghi il vero prezzo perché questo possa avvenire.
I grandi capi USA sapevano bene che per indottrinare popoli ignoranti e stupidi occorre un sistematico e prolungato lavaggio del cervello, imponendo loro una prigionia ed una schiavitù che loro stessi, nel tempo, confonderanno come liberà e sicurezza.

Quanto accaduto nel mondo oggi deve insegnarci che esistono valori che vanno e che devono andare assolutamente oltre il mero benessere.
Il principio “sto bene io stanno bene tutti” che ha caratterizzato ed inconsciamente guidato qualsiasi politica interna ed internazionale dei popoli occidentali deve finire.
Occorre permettere a tutti un libero sviluppo, un libero pensiero, un libero credo e la giusta ed onorata dignità di vita. Occorre che i popoli occidentali capiscano che dovranno sistematicamente iniziare a rinunciare a qualcosa per permettere un’ omogeneizzazione del concetto di benessere mondiale. Occorre assolutamente che la condivisione della ricchezza e delle risorse diventi un principio etico e necessario alla base di qualsiasi politica.
Occorre una volta per tutti imparare che siamo semplicemente ospiti di questo pianeta e non padroni. Non siamo padroni di nulla!!!

Quindi BASTA CON L’EMBARGO A CUBA.
BASTA CON QUALSIASI EMBARGO.
BASTA CON QUALSIASI SFRUTTAMENTO.
Iniziamo a PAGARE IL PREZZO GIUSTO TUTTI E NON SOLO ALCUNI.

Saluti

MG

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MG

Marcello Gianferotti, classe 1966, ha iniziato a viaggiare all’età di 15 giorni. Prima la Tunisia, poi il Madagascar, l’Italia e ora la Spagna: non si è mai fermato. Grande appassionato di scrittura, è referente iberico del circuito Sviluppo Europa e gestisce, oltre a SamizdatVoz, anche il suo blog culinario marcellogianferotti.org.

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