

Buongiorno a tutti. Buongiorno anche a tutti quei poveretti che non hanno ancora capito o ignorano che differenza ci sia tra vaccinarsi ed avere il Green Pass. Anche se cosa ardua e difficile in quanto non esiste peggior stupido di uno stupido convinto d’essere nel giusto, proverò a spiegarvelo. Perdo tempo? Forse si!
Io vivo in Spagna e per entrare nei bar o nei ristoranti mostro il CERTIFICATO VACCINALE (da questa mattina). Ossia una certificazione gestita dal Ministero della Sanità. Una certificazione che attesta semplicemente che mi sono regolarmente sottoposto al vaccino (sperando che anche questo non sia una presa per il culo, ma non pare esservi alternativa al momento).
Ugualmente accade in Francia ed in Portogallo, dove si mostra il certificato vaccinale. Alcuni lo chiamano passaporto vaccinale, altri anche loro Green Pass, ma sempre di un certificato vaccinale si tratta. Questo documento NON è assolutamente obbligatorio, in alternativa puoi entrare e rimanere con mascherina (che ovviamente ti togli poi per consumare). Ma è una certificazione gestita dal Ministero della Sanità che si scarica dall’applicazione del ministero della sanità. Questa serve solo per certificare, come è giusto che sia, che hai fatto il vaccino.
Il GREEN PASS italiano è una presa per il culo e, paradossalmente, i guardiani più accaniti e convinti sono proprio i presi per il culo. NON è un certificato vaccinale, ma lo si ottiene con il certificato vaccinale, ossia avendo conseguito la vaccinazione ed attingendo al codice che viene appositamente rilasciato dopo la vaccinazione.
Le domande che vorrei porre a tutti i Green passologi convinti sono le seguenti:
Vi siete mai chiesti il perché del Green Pass?
Cosa succeda ogni volta che un Green Pass viene scannerizzato?
No? Certo, meglio ubbidire come tanti pecoroni che farsi domande. È molto più facile e conveniente.
Se è vero, come è vero, che la tutela primaria contro il COVID sia il Vaccino, vi siete chiesti perché non è sufficiente esibire un certificato vaccinale che attesti semplicemente che il soggetto ha effettuato le vaccinazioni? Certo che no! Meglio fare i perbenismi ed associare i NO GREEN PASS ai NO VAX, che spesso, molto spesso, sono due cose completamente diverse.
Il problema non è esibire un Certificato Vaccinale o un Green Pass, il problema è CHI GESTISCE IL GREEN PASS e tutti i flussi di dati da questo derivanti che si accumulano ogni volta che il Green Pass viene scannerizzato! Chi gestisce tutto questo? Il ministero della sanità? Ebbene no! Il GREEN PASS, paradossalmente, in una anomalia tutta italiana, non ha nulla a che fare con il Ministero della Sanità.
É bene sapere ed essere coscienti del fatto che tutti i dati sensibili del Green Pass sono gestiti dalla SOGEI, la Società Generale d’Informatica controllata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Ma questo che c’entra con la questione sanitaria? Che c’entra con il monitoraggio sanitario un monitoraggio del MEF? E questo non solleva domande? Dubbi? Perplessità?
Solo a degli ottusi, a degli ipnotizzati, a dei burattini non può sollevare domande. Non può non generare esigenza di chiarezza o spiegazioni!
In un paese dove milioni di persone ricorrono annualmente al garante per la privacy per questioni futili, come i dati condivisi tra le compagnie telefoniche a scopo pubblicitario, non da alcun fastidio che in una emergenza sanitaria, dove la sola logica sarebbe quella di vaccinarsi, va bene far parte di un Grande Fratello gestito dal Ministero dell’Economia delle Finanze. Non è questo un comportamento da ottusi burattini?
NO GREEN PASS e NO VAX sono due cose diverse e confonderle è solo un atto di depistaggio e di stupidità.
Spesso si confondono tra loro stessi, ma sono e rimangono due cose diverse. La stupidità e l’ottusità ovviamente sta da tutte le parti e non da una parte sola. Non è una questione politica o di ideologia, è solo una questione di ignoranza e di sudditanza.
In tutto questo la cosa più incredibile che i governanti ed i media italiani sono riusciti a fare è far sì che i guardiani più convinti del Green Pass siano oggi proprio gli stessi cittadini chiaramente presi per il culo. Burattini che vigilano su altri burattini. Persone che nella loro prosopopea e ottusità non si rendono conto d’essere solo burattini nelle mani dell’informazione e di quei lupi che oramai fanno delle proprie pecore, del proprio gregge, quello che vogliono.
Io credo sia il caso di riflettere. Il Green Pass non protegge nessuno e non ha nulla a che vedere con la Pandemia. Quello che presumibilmente dovrebbe proteggere è il vaccino che, come da sempre, si dimostra aver fatto con un certificato vaccinale o con il libretto sanitario.
Con questo non voglio offendere nessuno quando parlo di ottusità, burattini, gregge e pecore, ma se qualcuno si identifica in questo e si sente chiamato in causa non è colpa mia.