Storie dal Samizdat

Una storia russa

Cos'è il samizdat e perché è importante parlarne

«Il samizdat cominciò a strisciare per il paese. Quella lettura clandestina non si era ancora affermata come un nuovo fenomeno sociale quale sarebbe diventata nel decennio successivo, ma i foglietti ricopiati da ardimentosi già frusciavano nottetempo nelle mani di lettori avidi.»

Ma cos’è il samizdat? È un fenomeno di auto-pubblicazione clandestina degli anni ‘50-‘80 in Unione Sovietica. Dall’epoca di Stalin in poi, se i libri pubblicati non rispecchiavano l’ideologia del partito sovietico venivano censurati. Ma alcuni scrittori e lettori non ci stavano: per questo decisero clandestinamente di copiare a mano i testi dei libri censurati e passarseli di mano in mano nei modi più disparati. Coloro che venivano beccati in possesso di queste copie venivano interrogati e torturati e mandati nei campi di lavoro in Siberia, spesso rimettendoci la vita.

Quella del samizdat è una realtà che mi appassiona molto: sia come realtà editoriale sia come rappresentazione dell’amore per la lettura che andava oltre qualsiasi limite, anche oltre la morte.

Il primo libro di questa rubrica è Una storia russa di Ljudmila Ulitskaya. È una scrittrice russa contemporanea che ha vissuto il samizdat in prima persona: infatti nel 1970 venne licenziata dall’istituto dove lavorava perché era stata trovata in possesso di una copia samizdat di un libro proibito.

Una storia russa è la storia di tre compagni di scuola che si ritrovano negli anni ‘50 in Unione Sovietica. È una chiarissima rappresentazione della vita di quegli anni e della tragedia vissuta dai protagonisti in una realtà governata dal KGB. I protagonisti cercano di trascendere la dura realtà attraverso l’attivismo, l’amore per la letteratura russa e per l’arte: i loro eroi sono stati censurati se non esiliati e per questo la loro missione è riportarli alla luce e farli conoscere. Ma per questo tutti e tre si ritroveranno faccia a faccia con la polizia segreta sovietica.

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Chiara Gianferotti

Chiara Gianferotti, 24 anni, ha sempre o un libro o una valigia in mano. Vive a Madrid ed è laureata in Lingue per l’Editoria, con un master in Editoria e Traduzione. Attualmente si occupa di editing, traduzione e comunicazione editoriale come freelance. La sua più grande passione è scoprire nuove librerie e parlare di libri su Instagram.

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