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Istituto della Società Europea

Di che si tratta

Oggi vogliamo parlarVi di un argomento insolito per noi, non di una lotta sociale, non dell’appello alla revoca degli embarghi su Cuba, non del COVID, ma di una istituzione societaria ben poco nota, ma di enorme importanza.Questo argomento è la dimostrazione di quanto poco sia noto il sistema comunitario e di quanto gli Stati membri ancora oggi boicottino la divulgazione delle informazioni.

Si tratta della Società Europea.

Una Forma societaria che qualsiasi cittadino comunitario può realizzare e che può circolare, spaziare, operare in tutta la UE senza limite alcuno, scegliendosi la fiscalità e la logistica, senza dover chiedere autorizzazioni a nessuno e senza infrangere alcuna norma. Di qualsiasi paese aderente alla UE.
Oggi volete stare in Italia? Ci state!
Domani volete trasferire la sede in Spagna, piuttosto che in Portogallo, o a Malta, o in Olanda, o in Belgio o così via? Lo fate!

Entriamo un po’ nel merito.
Grazie alle spiegazioni forniteci da Sviluppo Europa siamo oggi in grado di raccontarvi esattamente di cosa si tratta certi che molti, specialmente in questo periodo, possano esserne interessati.

La Società Europea (SE) è uno statuto giuridico particolare derivato dal diritto comunitario che mira a facilitare gli scambi trans-frontalieri e incoraggiare la mobilità delle imprese in tutta Europa. Questo articolo vi guiderà alla scoperta di tale statuto.

SOMMARIO:

  1. CHE COS’È UNA SOCIETÀ EUROPEA?
  2. COME CREARE UNA SOCIETÀ EUROPEA?
  3. COME FUNZIONA UNA SOCIETÀ EUROPEA?

Una Società Europea (SE) è un’impresa che ha l’autorizzazione di esercitare le sue attività in ogni paese dell’Unione Europea in una forma giuridica assunta come valida in tutti gli Stati.

Lo statuto della società europea è nato nel 2004, dopo diversi anni di negoziazione tra le istituzioni europee.

Tale statuto prende origine dal diritto comunitario e concede agevolazioni alle imprese permettendo loro di limitare i loro costi amministrativi offrendo loro una struttura giuridica adattata ai mercati di ciascun paese dell’Unione Europea.

Tuttavia, giungere alla creazione di questo statuto non è stato affatto semplice: bisognava armonizzare i diversi diritti nazionali? O porli in concorrenza tra loro? O favorire le legislazioni più liberali per andare incontro alle imprese?

Questo statuto è diventato un vero e proprio attore economico, che dispone di agevolazioni per evolvere all’interno della scena europea e che possiede, allo stesso tempo, un proprio statuto giuridico.

Riflessioni su questo statuto atipico, utilizzato da un numero sempre crescente di imprese.

Che cos’è una società europea?

Una società europea è spesso utilizzata per agevolare le fusioni e le ristrutturazioni tra una o più società dell’Unione Europea.
Ma, soprattutto, questa permette di aggirare i numerosi ostacoli legislativi imposti dalle differenze nelle normative tra i paesi europei.
Cio’ permette, dunque, di operare facilmente su tutto il territorio creando una rete di filiali.

Come creare una società europea?
Esistono differenti modalità di costituzione.
Innanzitutto, questo statuto è riservato alle imprese europee e cioè sottoposte al diritto di un paese membro della comunità europea.
Quest’ultima è una conditio sine qua non per la creazione di questo tipo di società.
Inoltre, c’è la possibilità di agire secondo 4 possibilità:

  • Tramite una fusione: una o più società anonime, di cui la sede sociale si trova sul territorio europeo e costituite secondo il diritto europeo, possono fondersi. Per far cio’, almeno due delle società implicate in quest’operazione non devono dipendere dal diritto dello stesso stato europeo.
  • Costituendo una holding tra società anonime e società a responsabilità limitata (SRL). Per creare una holding si applicano le stesse condizioni del caso precedente. Se tutte le società dipendono dal diritto dello stesso stato membro, possedere una filiale o una succursale da almeno 2 anni in un altro stato membro permette di arrivare alla creazione di una società europea.
  • Costituendo una filiale. E’ possibile creare una filiale tra società, con uno stabilimento pubblico o un’associazione. Si applicano le medesime condizioni elencate in precedenza. La società europea puo’ essere considerata come la casa madre o come una filiale in seno al gruppo.
  • Tramite una trasformazione. Questa possibilità si offre esclusivamente alle SpA che dispongono di una sede sociale e di un organo direzionale all’interno di uno Stato membro dell’Unione Europea, che possiedano da almeno due anni una filiale sottoposta al diritto di un altro Stato membro.

Come funziona una società europea?
Il funzionamento di una società europea si avvicina a quello stabilito per la società anonima di diritto francese.
Questo statuto necessita di un apporto di minimo 120.000 Euro divisi in azioni, da erogare al momento della costituzione della società.
Ogni Stato membro è libero di determinare il montante del capitale minimo da applicare. La SE immatricolata in Francia è sottomessa alle disposizioni relative alla direzione e all’amministrazione delle SpA. Vi si sottrae solo il quorum degli organi di direzione e di sorveglianza.
Allo stesso modo, la riunione degli azionisti segue le stesse regole di una società anonima. I rapporti tra gli azionisti sono molto più liberi e flessibili.
La SE può essere gestita da un consiglio di amministrazione incaricato della gestione e del controllo della società.
Altrimenti è possibile istituire un consiglio di sorveglianza incaricato di controllare la gestione della direzione generale.

Comunque, non esiste un regime fiscale uniforme per la SE.

La sovranità fiscale degli Stati è stata rispettata, per questo la SE dipende dallo stesso regime fiscale di ogni altra società anonima. Questa, dunque, è assoggettata alle imposte e alle tasse dello Stato membro in cui si svolgono le sue attività, senza particolari vantaggi fiscali. Tuttavia il titolare della società può liberamente scegliere lo stato dove collocare la sede della società senza incorrere per questo in alcuna sanzione purché questo Stato sia membro UE.
Questa regola si applica ad eccezione delle SE costituite tramite fusione, che possono essere tassate nel paese dove possiedono la sede sociale.

La società europea mantiene uno statuto piuttosto specifico e particolare, nonostante la sua pratica relativamente diffusa. Sostanzialmente la diffusione delle SE seppur prevista dall’ordinamento EUE è stata sostanzialmente boicottata dagli Stati Membri in quanto, sostanzialmente, svantaggia i paesi a fiscalità più rigida ed alta permettendo, nella piena legalità, ai propri imprenditori di possedere una ragione sociale estera in pieno diritto ed in piena trasparenza. La dimostrazione di questo sta nel fatto che l’istituzione della SE esiste dal 2004, ma nessuno ne parla.

Nelle operazioni quotidiane, questo statuto presenta dei vantaggi non indifferenti. Comunque, l’assenza di uno scenario fiscale armonizzato fa temere un vero e proprio dumping sociale tra i paesi membri.

La società europea è particolarmente vantaggiosa per le società che operano a livello comunitario.

 

Per chi volesse saperne di più consigliamo la visione del sito http://www.sviluppoeuropa.eu

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MG

Marcello Gianferotti, classe 1966, ha iniziato a viaggiare all’età di 15 giorni. Prima la Tunisia, poi il Madagascar, l’Italia e ora la Spagna: non si è mai fermato. Grande appassionato di scrittura, è referente iberico del circuito Sviluppo Europa e gestisce, oltre a SamizdatVoz, anche il suo blog culinario marcellogianferotti.org.
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